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L’arto protesico che ti fa riacquistare la tua libertà: come funziona la mano bionica?

Hai da poco subito l’amputazione di una mano e desideri approfondire le tue conoscenze sulle conseguenze di questo intervento chirurgico? Vorresti informarti su come funziona una mano bionica, ma, non essendo un esperto, non sai da dove partire? O più semplicemente ti interessa avere più informazioni su questo tema?
Se la risposta è sì, allora sei nel posto giusto.

All’interno di questo articolo troverai tutte le informazioni necessarie che ti aiuteranno a comprendere che cos’è e come funziona una mano bionica. Inoltre, ti aiuterò a scoprire tutti i benefici che ne conseguono, per capire com’è vivere con una protesi e se è davvero così invalidante come tutti pensano.

Concediti un attimo del tuo tempo per scoprire come fare una scelta consapevole e riuscire a ritrovare la libertà che pensavi di aver perso per sempre. In pochi minuti avrai finalmente un quadro più chiaro su come funziona una mano bionica e sarai pronto a compiere la scelta migliore per la tua salute, non solo fisica, ma anche e soprattutto mentale.

Buona lettura!

INDICE

Vuoi sapere di più sulle mani bioniche?

Cosa succede dopo l’amputazione di una mano?

La perdita di un arto influisce in maniera certamente notevole sulla vita quotidiana di una persona, sia a livello fisico, ma soprattutto a livello psicologico. La persona costretta a subire un’amputazione di questo tipo, infatti, tende inevitabilmente a perdere le speranze sul poter riacquistare una vita “normale”. Ma vediamo insieme nel dettaglio cosa succede dopo un’amputazione alla mano, qual è l’iter da seguire per il recupero funzionale dell’arto e quali sono le possibili complicanze.

Recupero funzionale dell’arto: qual è il processo da seguire?

Solitamente, dopo l’amputazione di una mano la maggior parte dei soggetti è predisposto all’inserimento artificiale di una mano bionica. Il trattamento per il recupero funzionale della mano è chiaramente personalizzato rispetto alla storia personale medica del paziente.

La riabilitazione va eseguita in maniera tempestiva dopo l’intervento, al fine di rendere più brevi le tempistiche di recupero.
Il paziente va inoltre accuratamente educato all’uso della protesi per consentirgli di riconquistare il più possibile le sue abilità e, per quanto possibile, la sensibilità al tatto. Il trattamento riabilitativo va quindi necessariamente distinto in tre fasi principali:

  • Dopo l’intervento
  • Prima dell’inserimento della protesi
  • Dopo l’inserimento della protesi

Nella fase successiva all’intervento chirurgico e prima dell’inserimento della protesi è di fondamentale importanza impedire l’insorgenza di qualsiasi tipo di complicanza, che vedremo nel dettaglio nel paragrafo successivo. Generalmente, queste complicanze si evitano con l’applicazione di un sistema di bendaggio adeguato per proteggere l’area interessata ed altri piccoli accorgimenti. Dopo l’intervento di inserimento della mano bionica, si addestra il paziente lavorando attraverso trattamenti specifici con lo scopo di migliorare la qualità dei suoi movimenti e l’afferramento e il rilascio degli oggetti.
Vediamo ora insieme, come anticipato, quali sono nel dettaglio le possibili complicanze a cui può andare incontro il paziente subito dopo l’intervento di amputazione della mano.

Quali sono le possibili complicanze?

Nella fase successiva all’intervento, è possibile che il paziente vada incontro ad alcune complicanze. Ecco le principali:

  • Sindrome dell’arto fantasma (avvertire dolore proveniente dall’arto asportato)
  • Infezioni
  • Edemi
  • Pelle secca, infiammata o lacerata

Queste problematiche vanno prevenute attraverso una corretta agevolazione della guarigione delle ferite e desensibilizzando il moncone con l’apposita riabilitazione.

Che cos’è e come funziona una mano bionica?

Grazie alle moderne tecnologie e allo studio continuo degli ingegneri biomedici italiani, ad oggi è possibile offrire ai pazienti che hanno subito l’amputazione di un arto la speranza di recuperare la libertà che pensavano erroneamente fosse ormai persa. Ma, in particolare, che cos’è e come funziona una mano bionica? Una mano bionica è una protesi artificiale composta da due elettrodi che rilevano segnali bioelettrici, collegando il cervello all’arto artificiale. I segnali bioelettrici vengono inviati all’elettronica di controllo della mano bionica, consentendo in tal modo il movimento.
La mano bionica è dotata inoltre di cinque motori elettrici che consentono il movimento delle dita, permettendo alla mano di aprirsi e chiudersi.

La prima mano bionica: ecco la storia.

La prima mano bionica che si avvicina di più a un arto umano è stata un progetto ideato e sviluppato da un ingegnere biomedico italiano: Silvestro Micera.
La sua ricerca, insieme al valido aiuto del suo team di esperti specializzati, ha permesso la creazione della prima mano protesica con un livello alto di impatto sensoriale, che consente una serie di movimenti con una sensibilità molto simile a quella di una mano umana.
Questo rappresenta un progetto totalmente rivoluzionario nel mondo dell’ingegneria biomedica, considerando l’altissima percezione tattile che possiede questo arto artificiale.

Quali sono le tipologie di mano bionica?

Esistono cinque principali tipologie di mano bionica. Ogni tipologia di mano bionica funziona in maniera differente e si adatta maggiormente ai pazienti che necessitano di precise funzionalità.

  • Be Bionic. Dotata di estrema precisione e potenza in grado di mantenere qualsiasi tipo di oggetto.
  • I-Limb. Ottima per il controllo e la presa di oggetti.
  • Michelangelo. Perfetta per cucinare, guidare e scrivere grazie alla mobilità del polso, simile a quello umano.
  • Digits quantum. Adatta a chi ha perso parzialmente l’arto.
  • MyoPlus. Protesi dotata di un sistema che si adatta all’utente.

Quali sono i vantaggi di una mano bionica?

I pazienti che subiscono l’amputazione di una mano sono sottoposti, va detto, a cambiamenti drastici. Questo, però, non significa che non esista una soluzione, anzi. Grazie alle tecnologie di ultima generazione, l’impianto di un arto artificiale consente ai soggetti di riprendere in mano la propria vita. I benefici che apporta una mano bionica sono molti, vediamoli insieme:

  • Benessere psicologico
  • Efficienza dell’arto artificiale
  • Risposta bioelettronica veloce
  • Alta sensibilità
  • Possibilità di compiere movimenti complessi

Quali sono i vantaggi di una mano bionica?

I continui studi dei ricercatori hanno permesso di garantire una somiglianza eccezionale tra un arto bionico e il corrispettivo arto umano, avvicinandosi notevolmente a livello di funzionalità ed efficienza. Pertanto, una mano bionica è ad oggi in grado di realizzare numerose operazioni complesse che la rendono estremamente simile ad una mano umana.

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Come scegliere l’officina ortopedica giusta?

La scelta dell’officina ortopedica è fondamentale se si vuole intraprendere il percorso migliore. Ci sono diversi elementi da tenere in considerazione a partire dal livello di preparazione del personale data dalla sua esperienza, i servizi dedicati che propone, fino ad arrivare ai prezzi e le possibili detrazioni fiscali.

Assistenza protesica: la spesa di una mano bionica è detraibile?

Il servizio sanitario nazionale ha il compito di garantire ai soggetti invalidi o i soggetti in attesa del riconoscimento di invalidità tutta quella serie di prestazioni sanitarie di cui hanno bisogno, tra cui l’erogazione di protesi per compensare amputazioni o disabilità conseguenti ad eventuali malattie. Per ricevere l’assistenza protesica basta inviare la richiesta alla propria ASL di riferimento, presentando l’apposita documentazione. Il soggetto sarà poi tenuto ad attendere l’approvazione della richiesta per ottenere il dispositivo.

Quanto costa una mano bionica?

Chiaramente, la fascia di prezzi può variare a seconda della tipologia della mano bionica e dalle funzionalità che offre. Generalmente, una mano bionica si aggira intorno ai 10.000 euro. Tuttavia, come già anticipato il prezzo può elevarsi se si intende optare per una tipologia di mano bionica con funzionalità più particolari.

Perchè scegliere l’officina ortopedica Giansanti per riacquistare la tua libertà fisica ed emotiva?

L’officina ortopedica Giansanti vanta oltre 40 anni di esperienza nel settore protesico. Affidarsi all’officina Giansanti significa infatti affidarsi ad un personale esperto e preparato in questo ambito. Grazie all’eccellente dedizione, la nostra officina ortopedica garantisce innumerevoli servizi dedicati alle più disparate tipologie di pazienti.
Presso il centro di Torino Giansanti è infatti possibile trovare una palestra totalmente dedicata alla riabilitazione protesica, per migliorare gradualmente, attraverso l’uso delle protesi e dei nostri ausili medici, la propria vita quotidiana.
L’officina Giansanti si preoccupa quindi di comprendere a fondo le esigenze dei pazienti, per poter garantire loro percorsi personalizzati e far riacquistare la libertà che ognuno di noi merita.

Ora hai tutte le informazioni su come funziona una mano bionica. Se sei interessato a questi argomenti e desideri saperne di più, visita il nostro sito per ottenere ulteriori informazioni. Il team di Giansanti rimane a tua completa disposizione per qualsiasi chiarimento.

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